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IL TRAINING AUTOGENO PUÒ AGIRE SUL DOLORE?

Cos’è il dolore?

L’ Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) definisce il dolore come “una sgradevole esperienza sensoriale ed emotiva associata ad un danno reale o potenziale dei tessuti, e descritta in funzione di tale danno”.
Tale definizione mette in rilievo alcuni aspetti dell’esperienza dolorosa:

  • L’esperienza è soggettiva;
  • L’esperienza è multidimensionale (sensoriale, affettiva, cognitiva, comportamentale, psicologica);
  • L’esperienza coinvolge la coscienza;
  • L’esperienza coinvolge la persona in toto (non solo la parte del corpo dove si ha dolore).

Il dolore comprende dunque una componente fisiologica e sensoriale, che caratterizza la ricezione dello stimolo algico e una componente psicologica ed esperienziale, che caratterizza lo stato emotivo, collegato alla percezione di una sensazione spiacevole.
Un ruolo chiave nella sensazione dolorifica è svolta quindi dalla componente emotiva del soggetto, in quanto, quest’ultima denota modificazioni a livello somatico, vegetativo e psichico.
Oltre alle emozioni, il dolore percepito dall’individuo è influenzato anche da:

  • Significato soggettivo legato agli aspetti psicologici, culturali e motivazionali;
  • Aspettative delle conseguenze di tale esperienza;
  • Attenzione rivolta alla fonte del dolore percepito;
  • Disturbi psichici connessi al dolore, come paura, tensione emotiva, ansia, depressione, e che possono antecedere o essere una diretta conseguenza dell’esperienza dolorifica.

Chiaramente l’esperienza del dolore è un campanello d’allarme del nostro organismo, di cui è importante comprenderne il motivo. Tuttavia una volta che la causa viene compresa, risulta importante riuscire a fronteggiarla, affinché essa non vada ad intaccare il benessere psico-fisico dell’individuo.

Come il Training Autogeno può agire sul dolore?

La sensazione dolorifica produce l’alterazione di alcuni apparati:

  • Aumento del battito cardiaco;
  • Aumento della frequenza respiratoria;
  • Aumento del tono muscolare.

Il Training Autogeno, ha come principale caratteristica quella di normalizzare e distendere proprio tali apparati. Gli esercizi dunque, agiranno innanzitutto sulla regolarizzazione del battito cardiaco, della respirazione, della distensione muscolare e neurovegetativa.
Il Training Autogeno non mira a eliminare la fonte di dolore ma, grazie alla pratica di tale metodo, è possibile aiutare il soggetto a ridurre l’intensità dell’esperienza dolorosa, rendendola più tollerabile.
Inoltre, più nello specifico, il Training Autogeno agisce:

  • Attraverso il restringimento del campo di coscienza e dirigendo l’attenzione selettiva sui vissuti del mondo interiore;
  • Favorendo lo spostamento della concentrazione dalla zona interessata dal dolore a un’altra sensazione in modo molto più intenso;
  • Attraverso un’azione diretta sulla componente affettiva. Dato che paura e ansia sono in grado di intensificare e riacutizzare la percezione dolorifica, riducendo tali vissuti, è possibile ridurre l’esperienza dolorosa;
  • Attraverso l’aumento dello spessore delle aree cerebrali che il dolore cronico riduce. Il dolore, soprattutto se cronico, sembrerebbe ridurre infatti lo spessore e la funzionalità di diverse aree del cervello deputate alla memoria, alla pianificazione delle azioni, alla gestione delle risposte fisiologiche a eventi esterni e interni.

Il Training Autogeno può essere utilizzato per ridurre la sofferenza legata a:

  • Malattie Psicosomatiche (disturbi gastro-intestinali, disturbi cardiocircolatori, disturbi dermatologici, disturbi respiratori, dolori muscolo-tensivi, ecc.);
  • Gravidanza e Parto;
  • Fibromialgia;
  • Sclerosi Multipla;
  • Cefalea ed Emicrania;
  • Malattia oncologica.
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